di San Gaetano Errico
“Iddio ha spedito i padri e le madri e tutti quelli che tengono il ruolo dei genitori, come altrettanti Giovanni Battista, per apparecchiare nell’anima dei loro figli la strada diritta e piana, per la quale facilmente Gesù Cristo possa entrare nelle loro anime, nei loro cuori”.
“Genitori, voi soddisferete l’obbligo di padre e di madre, ammaestrando e istruendo i vostri figli su quello che devono praticare e quello che devono fuggire, quello che devono sapere e quello che devono temere, quello che devono amare e quello che devono odiare, ma se farete diversamente incorrerete nello sdegno di Dio, il quale vi comanda d’istruire i vostri figli sia con la pratica delle virtù sia con l’istruzione della dottrina cristiana”.
“Se tanta cura e tanto amore tenero stanno nascosti nei cuori degli animali bruti e irragionevoli verso i loro figli, chi potrà negare che questa legge di condurre a miglioramento e di rendere felici i propri figli sia una legge non promulgata dalla volontà degli uomini né incisa sopra il duro bronzo o nel bianco marmo né scritta sulla carta, ma incisa, scolpita, e profondamente impressa nei cuori di ogni essere dalle onnipotenti mani dell’Autore della natura e per questa ragione la natura e il suo Autore la vogliono e l’ordinano”.
“Dunque, padri e madri, apparecchiatevi a insegnare e ammaestrare i vostri figli nella via della legge cristiana e educateli nella disciplina e nel timore del Signore: “E voi, padri, non esasperate i vostri figli, ma educateli, correggendoli ed esortandoli nel Signore”. (Ef.6,4)”
“A voler istruire con i comandi mediante la voce, s’intraprende un cammino troppo lungo, una via che stanca facilmente e arriva difficilmente a termine, contrariamente la via dei buoni esempi e della santità della vita sarà un cammino assai certo, piano e facile a farsi da tutti, che s’impara presto presto e, essendo vivo, efficace e penetrante, resterà indelebilmente nel cuore e lo si esegue subito subito”.
“Quello che s’insegna coll’esempio, oltre alla dottrina che si vuole insegnare, abbraccia anche il modo e la maniera di come si deve praticare, dimostrando con ogni evidenza e senza nessuna difficoltà, che tutto quello che si vuole insegnare non è un capriccio o il parto di una fantasia riscaldata né è sopra le forze tanto naturali che soprannaturali e quindi impossibile, ma che è veramente fattibile”.
“I buoni esempi non sono efficaci a convertire solamente gli idioti e gli ignoranti, ma sono potenti anche a chiamare a ravvedimento i dotti e gli eruditi.”
“Ricordatevi, cari genitori, che la base e i fondamenti dell’istruzione degli uomini poggiano sull’animalità e che, quindi, le prime impressioni, che i vostri figli succhiano col latte, mettono radici tanto profonde nei loro cuori che, poi, riesce quasi impossibile sradicarle”.
“Se volete riuscire nella santa e pudica educazione della vostra famiglia, quello che desiderate nel cuore esprimetelo con l’opera e fatelo manifesto con i fatti. Insomma sia la vostra vita una chiara, manifesta e parlante istruzione per i vostri figliuoli”.
“Voi, genitori, siete obbligati non solo a far praticare gli atti di religione ai figli, ma anche a spiegare il contenuto, il significato e il fine per cui si praticano e la maniera come si devono praticare, perché, come i figli hanno il diritto di domandarvi, così a voi corre l’obbligo di istruirli. Dio impone ai padri di istruire i loro figli: “Interroga tuo padre e te l’annuncerà, i tuoi anziani e te lo diranno”.(Dt.32,7)
“Se voi applicherete la massima che vi propongo, voi avrete figli che allieteranno la vostra vita e onoreranno la vostra casa, ingrandiranno i loro nomi, beatificheranno la patria e si salveranno l’anima. Perciò, in vista di un bene così grande, la fatica che provate non vi abbatti, non vi sgomenti né vi atterrisca, ma accoglietela, abbracciatela, scolpitela nei vostri cuori e praticatela, cioè educate i vostri figli col vostro buon esempio e sviluppate in loro tutte le massime di religione e di pietà, che secondo la legge cristiana praticate, così otterrete e sarete numerati fra i personaggi grandi nel regno dei cieli”.
“Se gli affari e le occupazioni non vi lasciano tempo d’istruirli, la divina grazia vi faccia intendere che la principale occupazione che Iddio vi ha affidato e il comando che con ogni esattezza vuole che si mandi a termine, è appunto l’ammaestramento dei vostri figli, per cui tocca trascurare ogni altra occupazione per soddisfare all’adempimento di questo vostro dovere”.
“Incominciate a dare l’educazione fin dai più teneri anni, affinché essi non giungano a quell’indisciplinatezza e a quella disubbidienza, che possono nei vostri riguardi comportare disprezzi e maltrattamenti”.
“Il fanciullo, dice Agostino, non recede fino alla vecchiaia dalla strada intrapresa dalla fanciullezza”
“Gli uomini credono molto più in quelle cose che gli si presentano sotto gli occhi che in quelle che sentono con le orecchie: “Gli uomini credono più a quello che vedono che a quello che sentono”.
“Vi dico con san Bernardo che ha più forza a istruire e a piegare la volontà la voce dell’opera buona che la voce della bocca: “È più efficace la voce delle opere che quella delle parole”. Perché alla voce della buona operazione s’accompagna un discorso più vivo, più penetrante, più chiaro e più persuadente, poiché colle sue ragioni dimostra essere veramente fattibile quello che s’insegna”.
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